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9
Dic

Corona funebre: qual è la scelta migliore

La corona funebre è una composizione floreale tipicamente posizionata vicino al feretro durante la cerimonia e poi collocata nei pressi della sepoltura. Considerato un gesto per omaggiare il defunto ed esprimere vicinanza alla famiglia, occorre riservare una certa attenzione nella scelta dei colori e dei fiori.

I fiori e i colori più adatti per comporre una corona funebre

Esteticamente, le corone funebri si presentano come ampie ghirlande di fronde e fiori intrecciati, installate su dei supporti metallici per mantenerle in posizione verticale. Solitamente di forma circolare o, più recentemente, di cuore stilizzato, una corona funebre è arricchita di nastri e iscrizioni in base alle indicazioni del richiedente.

La scelta dei fiori e dei colori da utilizzare non può essere casuale, come già avviene per gli altri tipi di decorazioni floreali adeguate a un funerale.

In particolare, esistono una serie di consuetudini legate alla tipologia e al colore dei fiori, che è buona educazione rispettare per esprimere in modo opportuno la propria vicinanza alla famiglia del defunto.

Per quanto riguarda i colori, di solito il giallo è associato agli uomini, il rosa alle donne, mentre il bianco, in quanto simbolo di purezza, viene impiegato in caso di defunti in giovane età.

I fiori più utilizzati nelle occasioni di lutto sono senz’altro i crisantemi, che hanno, inoltre, la qualità di presentare una fioritura più duratura. Anche le rose sono molto utilizzate per esprimere il dolore della perdita: bianche rappresentano la purezza e l’innocenza, rosso scuro il grande cordoglio, mentre il giallo esprime amicizia e rispetto.

Le calle bianche sono spesso utilizzate per i defunti più giovani, mentre le orchidee, per la loro eleganza, sono simbolo di amore eterno e innocenza.

Nel caso in cui non si possa partecipare al funerale, è usanza impiegare fiori di colore viola, come ad esempio calle o la pulsatilla.

In ogni caso, la regola vuole che nella composizione non vengano inseriti più di due colori.

Quando regalare una corona funebre

Quando si riceve la notizia della scomparsa di una persona cara, oltre a inviare le condoglianze, si desidera spesso omaggiare la famiglia di una composizione floreale, come simbolo di vicinanza e dolore per la perdita.

Tuttavia, la corona funebre è una composizione floreale generalmente riservata ai parenti stretti della persona defunta. Amici, conoscenti e colleghi potranno inviare altri tipi di composizioni, come bouquet o cesti di fiori.

Poiché si tratta di una lavorazione complessa, il costo della corona funebre può oscillare tra i 200 e i 500 Euro a seconda dei fiori scelti.

Per guidare nella scelta dei fiori e occuparsi della gestione della corona funebre durante la cerimonia, è consigliabile rivolgersi all’impresa funebre di riferimento. Un professionista, non solo potrà preoccuparsi dell’ordine e della consegna alla famiglia, ma si preoccuperà di collocare la corona in Chiesa o presso la camera ardente e poi nei pressi della sepoltura, in base al volere dei familiari.

1
Dic

Bara per cremazione: le caratteristiche

Poiché durante il processo di cremazione, la salma del defunto viene sottoposta a un processo di combustione insieme alla bara, quest’ultima presenta delle proprietà e delle caratteristiche ben precise.

Nonostante la normativa attenta in materia di igiene e sicurezza, anche le bare per la cremazione possono essere decorate per la cerimonia funebre.

Come si presenta una bara per la cremazione

La cremazione è la pratica di sepoltura che prevede un procedimento di combustione che riduce i resti in cenere. La cenere verrà poi raccolta in apposite urne cinerarie, opportunamente sigillate e consegnate ai familiari, oppure collocate negli spazi previsti all’interno dei cimiteri.

Contrariamente a credenze errate o a leggende metropolitane, la bara utilizzata per accogliere il defunto, sarà cremata insieme alla salma.

Per questo motivo, la bara dovrà rispettare determinate caratteristiche. Generalmente di legno, la bara per cremazione è più leggera e costituita da materiali meno pregiati e non trattati con vernici o solventi chimici. Inoltre, non è necessaria la zincatura interna.

La scelta del legno grezzo è preferibile sia perché facilita il processo di combustione, sia per ridurre al minimo le emissioni nocive durante il procedimento di cremazione.

Tuttavia, una bara per cremazione dovrà rispettare le norme di igiene e sicurezza affinché sia abbastanza resistente per il trasporto della salma e, come per le altre pratiche di sepoltura, dovranno essere applicati i sigilli di chiusura.

Accessori e ornamenti per la bara per cremazione

Sebbene la tipologia di legno sia tendenzialmente meno pregiata, anche la bara per cremazione presenta caratteristiche e accessori ornamentali per celebrare con dignità e cura i riti funebri.

L’imbottitura interna sarà costituita da materiali di qualità, ma in fibre naturali per ridurre il livello di emissioni e facilitare il procedimento di combustione.

Il legno esterno può essere intagliato e decorato con una lavorazione artigianale. Inoltre, il cofano può essere decorato con crocifissi e simboli religiosi a discrezione della famiglia del defunto. Gli accessori, così come anche maniglie ed eventuale targa di riconoscimento, saranno rimossi prima della procedura di cremazione.

Benché il funerale con procedimento di cremazione sia tendenzialmente meno costoso di una sepoltura tradizionale, è sempre bene affidarsi ad agenzie e imprese con le giuste competenze e personale qualificato.

Affidati all’esperienza di Impresa Funebre l’Alba: siamo a disposizione per un servizio attento e dedicato, per offrire supporto e professionalità in un momento di estremo dolore.

16
Nov

Movimentazione del cofano funebre a L’Alba: affidati a un personale qualificato

La movimentazione del cofano funebre è un servizio che richiede precisione, serietà e massima cura, sia nelle procedure da osservare secondo la normativa vigente, sia nell’attenzione richiesta al personale nei confronti del defunto e dei congiunti.

Cosa prevede la normativa per la movimentazione del cofano funebre

La movimentazione del cofano funebre avviene in momenti ben precisi prima del trattamento finale della salma e del tipo di sepoltura scelta, ovvero inumazione, tumulazione o cremazione. In particolare, una volta che il coperchio è posizionato e debitamente sigillato, il cofano viene trasportato per raggiungere la chiesa, o il luogo dove si svolgerà il rito funebre, e poi verso il cimitero.

Il trasporto della salma, così come del cofano funebre, è disciplinato dal D.P.R. 10/09/1990, art. num 285. Tra i documenti necessari, la movimentazione della salma richiede il cosiddetto “Decreto di autorizzazione al trasporto”, rilasciato dal comune di residenza del defunto. Procedure diverse, sono previste nel caso in cui si debba far rimpatriare la salma dall’estero.

Inoltre, la movimentazione del cofano prevede l’utilizzo di mezzi di trasporto adeguati e attrezzati per trasportare la salma. Una volta raggiunto il luogo di destinazione, il cofano sarà trasportato a mano, con l’ausilio di personale specializzato per un trasporto sicuro e nel rispetto della normativa.

In alcuni casi, è permesso che parenti e amici del defunto diano il loro aiuto per trasportare il feretro, purché siano rispettate tutte le norme di sicurezza.

L’Alba: personale qualificato e servizio attento

In un momento di grande dolore, il personale dell’impresa L’Alba è a disposizione per supportare la famiglia del defunto, sia per sbrigare le pratiche amministrative, che per organizzare il rito funebre, così come per gestire in sicurezza la movimentazione del cofano funebre.

Abbiamo a disposizione un’ampia scelta di cofani funebri e ci occupiamo di preparare il feretro per le ultime esequie, applicando infine i sigilli richiesti dalla normativa.

Le nostre autofunebri sono mezzi di trasporto sicuri, controllati e di ultima generazione. Il nostro personale è attento e preparato a svolgere il servizio con il massimo della serietà e del rispetto, indispensabili in un momento così delicato.

9
Nov

Le frasi di cordoglio più opportune

Quando si riceve la notizia della scomparsa eterna di una persona, oltre al dispiacere della perdita, si sente il bisogno di inviare un messaggio ai familiari del defunto. Sia che si tratti di un amico, di un conoscente oppure se vogliamo confortare una persona a noi cara che subisce un lutto, è importante trovare le parole giuste per esprimere la propria vicinanza.

Porgere le condoglianze alla famiglia del defunto

Nonostante sia un momento estremamente doloroso e delicato per i familiari della persona scomparsa, inviare un messaggio di condoglianze è un gesto che gli permetterà di percepire la vicinanza di amici e parenti.

Se oggi ci sono diverse modalità per porgere le condoglianze nel modo più opportuno, rimane importante scegliere frasi di cordoglio adeguate rispetto al rapporto che ci lega alla famiglia del defunto.

Quando non si sa cosa scrivere, il principio che deve guidare nella scelta delle parole da utilizzare è quello di ricordarci lo scopo del nostro messaggio. L’intento, infatti, è quello di esprimere la propria vicinanza, l’affetto per la persona scomparsa e per la sua famiglia, far percepire la propria presenza e offrire supporto in un momento di estremo dolore.

Inoltre, le frasi da utilizzare saranno diverse a seconda che si tratti di un amico o un parente stretto, per il quale ci possiamo permettere un maggior trasporto e confidenza, piuttosto che un conoscente o un collega di lavoro, per il quale sceglieremo un messaggio più formale.

Frasi di cordoglio formali

Nel caso in cui non si conosca di persona il defunto, oppure qualora si tratti di un conoscente, un collega di lavoro o un superiore, il messaggio di cordoglio sarà più formale. Per questo motivo, è consigliabile prendere spunto da frasi di repertorio, non banali, bensì rispettosi e assolutamente non invadenti.

Alcuni esempi:

“Le nostre condoglianze per questa perdita così dolorosa. Vi siamo vicini”

“In questa dolorosa circostanza, Le porgo sentite condoglianze”.

“La perdita che ha colpito la vostra famiglia è per noi motivo di cordoglio. Vogliamo esprimere la nostra vicinanza”.

Frasi di cordoglio religiose

Se si conosce il credo religioso della persona defunta e/o della sua famiglia, si può includere nel messaggio di condoglianze anche una citazione tratta o ispirata ai relativi testi di fede. In Italia, non è raro citare frasi dei vangeli o espressioni consolidate nella tradizione cristiana.

Alcuni esempi:

“Possa Dio far riposare la sua anima”.

“I nostri cari non sono scomparsi nel buio del nulla: la speranza ci assicura che essi sono nelle mani buone e forti di Dio. L’amore è più forte della morte.” (Papa Francesco).

“Se viviamo, viviamo per il Signore; e se moriamo, moriamo per il Signore. Sia dunque che viviamo o che moriamo, siamo del Signore”. (Romani 14:8)

Frasi di autori celebri per esprimere il cordoglio

Un’altra opzione per porgere con eleganza la propria vicinanza alla famiglia del defunto è quella di includere nel messaggio una citazione o una frase celebre di autori famosi.

Nella maggior parte dei casi, si tratta, infatti, di parole dense di verità e di poesia, che possono racchiudere al loro interno un messaggio per affrontare il lutto.

Alcuni esempi:

“Un uomo non muore mai se c’è qualcuno che lo ricorda”. (Ugo Foscolo)

“Coloro che amiamo e che abbiamo perduto non sono più dove erano ma sono ovunque noi siamo”. (Sant’Agostino)

“E così morire è bere dal fiume del silenzio è scalare la cima del monte significa stare nudi nel vento e sciogliersi al sole”. (Khalil Gibran)

Frasi di cordoglio per cari amici e parenti stretti

Quando il destinatario del nostro messaggio di cordoglio è nei confronti di un amico, un’amica o un parente stretto, non è mai semplice trovare le parole giuste per porgere le condoglianze. Se da una parte si teme di risultare invadenti in un momento estremamente delicato, dall’altro si avverte il bisogno di offrire il proprio supporto per affrontare la situazione.

In questo caso, il messaggio più efficace sarà quello scritto con sincerità disinteressata e vero affetto.

2
Nov

Cosa incidere sulla lapide commemorativa

Sulla lapide commemorativa, posizionata presso la sepoltura del defunto, vengono incise alcune informazioni di carattere anagrafico. Tuttavia, un modo per rendere omaggio alla persona cara scomparsa è quello di scrivere sulla lapide anche un epitaffio o un’iscrizione, scelta dai familiari. Ecco cosa incidere sulla lapide commemorativa.

Lapide commemorativa: come si compone

Detta anche pietra tombale, la lapide commemorativa è una lastra in marmo o in pietra che contiene le informazioni anagrafiche della persona defunta e alcuni elementi decorativi.

In generale, si compone di:

  • Nome e Cognome
  • Data di nascita e di morte
  • Cornice porta-foto
  • Portafiori
  • Lampada volitiva

Oltre a queste informazioni, la famiglia può decidere di aggiungere un’iscrizione, chiamata epitaffio o epigrafe funebre. Un ulteriore gesto per ricordare il defunto e rendere omaggio alla sua memoria.

Cos’è un epitaffio

Il termine epitaffio deriva dal greco antico e si traduce letteralmente con l’espressione “Ciò che sta sopra il sepolcro”. In origine, comprendeva una cerimonia che prevedeva un’orazione pubblica in onore del defunto. La pratica fu portata avanti in epoca romana, fino a semplificarsi nella sola iscrizione tombale. Oggi, infatti, l’epitaffio svolge una funzione ben precisa: raccontare chi era la persona scomparsa con una frase, da incidere sulla lapide commemorativa.

Cosa scrivere rimane a discrezione dei familiari del defunto, ma la tradizione vuole che l’iscrizione richiami un ricordo fortemente legato alla persona defunta.

Ad esempio, potrebbe essere una frase di affetto e di dolore per la scomparsa, oppure una caratteristica peculiare, o un modo di dire ricorrente. Altri ancora, preferiscono scrivere il ruolo ricoperto nella vita (di genitore, di nonno, di fratello/sorella) oppure i traguardi raggiunti in ambito professionale.

Le caratteristiche del messaggio da incidere sulla lapide commemorativa

Se non si hanno le idee chiare su cosa incidere sulla lapide commemorativa, può essere utile ricordare che l’epitaffio o epigrafe funeraria risponde ad alcune caratteristiche precise: dovrebbe essere un messaggio incisivo, semplice e facile da capire, deve essere memorabile e rimanere impresso. Non esiste una regola fissa sulla lunghezza dell’incisione, ma è necessario un ingombro di poche righe al massimo.

Generalmente, i messaggi incisi sulla lapide sono, ad esempio, frasi religiose tratte dalla Bibbia o dal testo sacro di riferimento. Oppure si tratta di frasi commemorative da parte dei familiari per esprimere il proprio cordoglio o che ricordano un tratto distintivo del defunto. O ancora, si sceglie una frase celebre che ricorda il pensiero o l’attitudine della persona scomparsa.

Alcuni esempi:

“Una vita lunga e ben vissuta”;

“Madre amorevole, illuminaci da lassù”

“Papà, le tue spalle forti ci sorreggeranno da lontano anche nei momenti più bui”

“Chi lega a sé una gioia, distrugge la vita alata; ma colui che bacia la gioia mentre vola, vive all’alba dell’eternità” (William Blake)

“Signore, datele in felicità eterna ciò che essa ci diede in amore”. (S. Agostino)

“Gesù le disse: Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà”. Giovanni 11:25-26

4
Ott

Cos’è la camera ardente e perché si chiama così

Prima di procedere con la celebrazione del rito funebre e le pratiche di sepoltura, amici e parenti possono salutare un’ultima volta la persona cara, recandosi presso la camera ardente. Tale spazio deve rispondere a diverse esigenze ed essere allestito nel rispetto del defunto e del credo religioso.

Camera ardente: le origini del nome

La camera ardente viene generalmente allestita presso l’abitazione privata, oppure in luoghi predisposti e aperti al pubblico, talvolta al cimitero o presso la sede delle onoranze funebri . Si tratta di una pratica che vanta origini lontane nel tempo e di carattere religioso che intendevano celebrare il defunto, creando un luogo di raccoglimento e di preghiera prima dell’estremo saluto. Lo stesso nome “ardente” deriva anch’esso dall’antica pratica di collocare fiaccole, torce e candele accese intorno al feretro, per consentire l’illuminazione continua per tutta la durata della veglia funebre.

Oggi, la camera ardente viene allestita prima della cerimonia, laica o religiosa, allo scopo di mettere a disposizione un ambiente raccolto e decoroso. La salma viene collocata al centro della stanza, con la bara aperta, così da permettere a parenti e amici di visitare un’ultima volta il defunto.

L’allestimento della camera ardente

Da non confondere con la camera mortuaria, l’allestimento della camera ardente può trovare collocazione sia nell’abitazione privata che presso la sede delle onoranze funebri. In entrambi i casi, il servizio viene prestato dall’impresa, che si occuperà di preparare la salma e il corredo. In generale, sono previsti paramenti funebri, tappeti, decori floreali, drappeggi, lumini, i catafalchi di sostegno ed eventuale registro per la raccolta di testimonianze scritte e firme.

Poiché la salma sarà esposta a bara aperta, può essere richiesto anche un servizio di tanatoestetica: un rigoroso protocollo per preparare il defunto affinché si presenti il più possibile con un aspetto sereno. In particolare, si eseguono operazioni di pulizia, vestizione, toelettatura, acconciatura e un leggero trucco.

Affidati all’esperienza e alla discrezione della nostra impresa

L’impresa funebre L’Alba è a disposizione per tutte le pratiche cimiteriali e per l’allestimento della camera ardente, nonché della vestizione e preparazione del defunto.

Con estrema discrezionalità e rispetto per il defunto e la sua famiglia, ci preoccupiamo di allestire un ambiente elegante, accogliente e dignitoso, con la professionalità che ci contraddistingue, affinché lo spazio allestito risulti tranquillo e riservato.

29
Set

Le pratiche della sepoltura: cremazione, inumazione e tumulazione

Nonostante il grande dolore da gestire, la famiglia del defunto ha il dovere di occuparsi fin da subito delle esequie e di organizzare il funerale della persona deceduta. Tra le varie pratiche burocratiche da assolvere, salvo specifiche indicazioni già previste nel testamento, si dovrà decidere la modalità di sepoltura delle spoglie e individuare l’area del cimitero dove effettuare la sepoltura.

Le modalità di sepoltura previste in Italia

La sepoltura consiste nell’atto di deporre i resti del defunto in luoghi adibiti alla conservazione legale delle spoglie, tipicamente nei cimiteri, che avviene dopo la cerimonia religiosa o laica.

Una volta assolte le varie procedure da adempiere in conseguenza del decesso, si dovrà procedere alla richiesta di autorizzazione di sepoltura, come regolato dal dpr 3 novembre 2000, n. 396.

In particolare è necessaria la dichiarazione di morte, dopo che siano trascorse non meno di 24 ore dal decesso, che andrà inviata all’ufficiale dello stato civile del comune dove è avvenuto, che procederà poi ad autorizzare le operazioni di sepoltura.

In Italia, sono consentite tre diverse modalità di sepoltura: la cremazione, l’inumazione e la tumulazione.

Cremazione

Tramite un procedimento per combustione, la pratica di cremazione consiste nella riduzione dei resti in frammenti ossei, che successivamente saranno sminuzzati fino ad ottenere una cenere, che verrà conservata in un’apposita urna.

I resti del defunto, potranno essere collocati in spazi predisposti presso il cimitero, oppure conservati nell’abitazione privata dei congiunti, o ancora, disperse in natura.

Per procedere alla cremazione, oltre che sulla base della volontà espressa in precedenza dal defunto tramite testamento o per volontà dei familiari, occorre l’autorizzazione del sindaco.

 Inumazione

Per inumazione s’intende il seppellimento delle spoglie del defunto in una fossa scavata nel terreno. La salma viene di solito collocata all’interno in una bara di legno leggero a circa 1,5 – 2 metri di profondità. I tempi di inumazione corrispondono a una durata non inferiore ai 10 anni per permettere il completamento del processo di mineralizzazione.

L’operazione viene svolta da personale specializzato con l’ausilio di macchinari per garantirne il corretto svolgimento, nel pieno rispetto del riposo del defunto.

Tumulazione

La tumulazione è il tipo di sepoltura che prevede la conservazione delle spoglie del defunto all’interno di casse doppie, in legno e zinco e sigillate ermeticamente per preservare il più a lungo possibile la salma. All’interno del cimitero, saranno poi collocate in loculi, cellette cinerarie o cappelle, in base alle concessioni cimiteriali, di una durata standard di 20 anni.

27
Set

Riesumazione della salma: ogni quanto farla e perché

La riesumazione della salma è un’operazione necessaria che si esegue secondo procedure ordinarie di gestione cimiteriale, oppure per motivazioni straordinarie. In questo articolo spieghiamo ogni quanto farla e perché.

Che cos’è la riesumazione della salma e quando è necessaria

La riesumazione della salma prende un diverso nome a seconda della collocazione dei resti del defunto. Si parla infatti di estumulazione quando viene estratta la salma dal loculo, oppure di esumazione quando si tratta di una sepoltura in terra.

Nel primo caso, quando la riesumazione della salma viene effettuata per motivi ordinari, l’intervallo previsto dal Regolamento regionale di polizia mortuaria, che disciplina la gestione cimiteriale, è di 10 anni, se si tratta di un loculo aerato, oppure di 20 anni se il loculo è stagno, oppure al termine del periodo di concessione cimiteriale. Al termine delle operazioni di riesumazione, si procederà alla verifica che il processo di mineralizzazione sia completato. Diversamente, la salma verrà nuovamente tumulata.

Nel caso di esumazione, invece, i tempi di rotazione per far posto a nuovi feretri e le procedure specifiche sono definiti dal Comune. In generale, le operazioni di esumazione vengono eseguite ogni 10 anni, al termine dei quali si verifica che il processo di mineralizzazione dei resti sia completo, altrimenti la salma sarà inumata di nuovo.

La riesumazione della salma può essere eseguita anche per motivi straordinari, ovvero su richiesta dei familiari, ad esempio per trasferire i resti o per effettuare la cremazione, oppure per procedimenti giudiziari che la rendono necessaria.

Le operazioni di estumulazione e di esumazione prevedono il coinvolgimento di un’agenzia funebre e devono rispettare determinate indicazioni igienico-sanitarie da parte del personale necroforo.

Cosa fare in caso di riesumazione della salma di un parente o un familiare

Il Comune o il gestore delle operazioni cimiteriali avrà cura di informare con un certo anticipo la programmazione della riesumazione della salma. I familiari potranno decidere di come disporre dei resti ossei, presentando la relativa domanda agli uffici preposti.

Le ossa raccolte potranno essere cremate e raccolte in urne, oppure conservate in una cassetta di zinco ed essere tumulate in una diversa celletta.

In mancanza di una domanda ufficiale, le spoglie del defunto saranno trasferite nell’ossario comune.

Le spese delle operazioni di riesumazione della salma sono a carico del richiedente, ovvero della famiglia del defunto. I costi includono la tassa di esumazione, il prezzo della cassetta dell’ossario, i diritti d’agenzia e le spese di assistenza cimiteriale.

Solo nel caso in cui il defunto sia indigente e in mancanza di una famiglia, sarà il Comune a provvedere a coprire i costi.

1
Set

Funerali: dopo quanti giorni dal decesso?

Quando una persona ci lascia, viviamo un momento di forte dolore durante il quale, però, anche se vorremmo dedicarci solamente all’elaborazione del lutto, dobbiamo completare determinate incombenze burocratiche. Non è possibile rimandarle a un secondo momento, vanno gestite subito.

Quello che può sicuramente aiutare è affidarsi a un’impresa funebre che ci assista nella completa organizzazione del funerale: dal disbrigo delle pratiche amministrative alla scelta dei fiori.

Funerale: quanti giorni dopo il decesso si può fare?

Dopo la morte di una persona, è necessario organizzare il suo funerale. Tuttavia, non possiamo farlo completamente a nostra discrezione, dobbiamo seguire delle tempistiche precise che ci vengono imposte.

  • Se il decesso avviene all’interno della propria abitazione, devono trascorrere almeno 24 ore prima di poter fare il funerale. In questo caso, è opportuno chiamare l’ambulanza e con essa arriverà un medico che accerterà la morte mediante un atto. O, se si preferisce, si può anche contattare il proprio medico di base o la guardia medica. Essi sapranno dare indicazioni precise su come procedere.

Quando il dottore arriverà, dovrà controllare svariati parametri prima di dichiarare la morte, come per esempio il battito cardiaco o la temperatura corporea. Una volta dichiarata la morte, il medico dovrà anche avvisare il Comune di residenza per ufficializzare il decesso avvenuto.

  • Le 24 ore valgono anche in caso di morte in ospedale. Dopo circa due ore dal decesso, saranno i parenti a decidere dove trasportare la salma: se in obitorio o nella camera ardente dell’agenzia delle pompe funebri. Dopodiché, sarà l’ospedale ad avvisare il Comune e a inoltrare tutti i documenti necessari per il certificato di morte.

Queste due ore sono necessarie per preparare la salma non solo per un ultimo saluto ma anche perché venga eseguito un elettrocardiogramma dalla durata di venti minuti per accertare che si tratti di morte e non di morte apparente.

Quando si fanno i funerali dopo una morte violenta?

In caso di morte violenta, invece, le tempistiche si allungano. Il magistrato dovrà disporre l’autopsia e, di conseguenza, le 24 ore non saranno più sufficienti. Solo quando gli esami saranno accertati e le cause della morte chiare, il magistrato darà il nulla osta. Da questo punto in poi, i familiari potranno organizzare i funerali.

In linea generale, tralasciando casi particolarmente complessi, nell’arco di un paio di giorni (o al massimo tre) il magistrato dovrebbe dare il nulla osta e consegnare, quindi, la salma ai parenti più prossimi.

24
Ago

I cimiteri monumentali più belli del mondo

Quando pensiamo ai cimiteri, la prima cosa che ci viene in mente è la triste perdita di una persona cara e tutte le dolorose pratiche da sbrigare dopo il decesso. Esistono, però, anche cimiteri che, oltre a custodire salme, diventano scrigni di opere architettoniche.

Vogliamo allora accompagnarvi in una sorta di viaggio virtuale, durante il quale vi faremo conoscere l’arte cimiteriale.

Nel mondo esistono cimiteri monumentali davvero meravigliosi: essi al loro interno, oltre alle salme, custodiscono vere e proprie opere d’arte, fra cui statue, fontane, panchine. Insomma, alcuni cimiteri sono dei musei a cielo aperto!

Quali sono i cimiteri più belli

Esistono cimiteri monumentali che, come suggerisce il nome stesso, sono dei veri e propri monumenti e che pertanto vanno concepiti come fossero dei musei.

Nel mondo ce ne sono diversi, e noi abbiamo selezionato i più belli in assoluto:

  • Cimitero Skogskyrkogarden, Stoccolma, Svezia

Definito dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità nel 1994, questo cimitero ospita, oltre alla tomba di Greta Garbo, svariate meraviglie architettoniche. Passeggiare tra i viali alberati sarà come assistere a una lezione di storia dell’architettura.

  • Cimitero Pere Lachaise, Parigi, Francia

Questo è un luogo molto famoso. Qui riposano molte personalità di spicco, quali: Jim Morrison, Delacroix e Oscar Wilde. Grazie alle sue enormi dimensioni (43 ettari e più di 70.000 tombe), molti parigini lo concepiscono come un vero e proprio parco dove passeggiare, leggere e portare i bimbi.

  • Cimitero Assistens, Copenhagen, Danimarca

Un vero e proprio parco cittadino. Gli abitanti di Copenhagen lo concepiscono in primis come parco e spesso si fermano proprio qui per mangiare un sandwich. Ad alcuni questo potrà apparire molto strano, ma per i locali è normalissimo.

  • Cimitero di Luarca, Asturie, Spagna

Situato al largo della costa asturiana, è immerso in un luogo magico. Il suo panorama è mozzafiato e, anche in questo caso, moltissimi spagnoli lo frequentano come fosse un normale parco cittadino. Il suono delle onde culla il visitatore e lo accompagna in un’altra dimensione.

  • Necropoli Cristobal Colon, L’Avana, Cuba

Nei suoi 55 ettari sono presenti circa un milione di tombe e tantissime sculture funerarie. All’ingresso è presente una statua in marmo di Carrara dalle dimensioni enormi. È il terzo cimitero più grande del mondo.

  • Cimitero di Staglieno, Genova, Italia

Cimitero monumentale italiano, quello di Staglieno è uno tra i più grandi d’Europa e vanta opere d’architettura da fare invidia ai più celebri musei. Sorge su una collina e fu progettato dall’architetto Carlo Barabino. Al suo interno troviamo anche una copia del Pantheon. Qui riposano: Giuseppe Mazzini, Fabrizio de André, Fernanda Pivano ed Edoardo Sanguineti.