Tag: IMPRESA L’ALBA DI CENCIO CLAUDIO

16
Feb

Cosa fare in caso di decesso in casa

La morte non avvisa nessuno, arriva all’improvviso e spezza la vita di giovani, anziani, bambini. E quando si perde una persona casa è alquanto complicato mantenere la lucidità necessaria per sapere che cosa fare e come procedere, a partire da quando avviene il decesso in casa. Noi di Alba Onoranze Funebri siamo sempre disponibili per sostenerti in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo. Ma procediamo per gradi e vediamo innanzitutto che cosa bisogna fare quando una persona cara muore improvvisamente in casa.

Che cosa fare quando muore una persona: gli step principali

Quando muore una persona in casa, al di là di comunicarlo agli altri parenti o agli amici più stretti, è essenziale seguire una specifica procedura, ovvero:

  • Contattare immediatamente il medico di famiglia in modo che possa accertare la morte della persona e di conseguenza rilasciare ai familiari il certificato di morte. Nell’eventualità in cui il dottore non fosse disponibile si può chiamare un altro medico o direttamente la guardia medica
  • Per la redazione del certificato di morte il medico chiederà ai parenti il codice fiscale e il documento d’identità del defunto e riporterà, dopo aver fatto tutte le verifiche del caso, quali sono state le cause del decesso
  • Comunicare il decesso presso l’ufficiale di stato civile del Comune di appartenenza presentando il certificato di morte. Potrà occuparsene sia un parente prossimo che il partner del defunto o un’altra persona purché sia munita di apposita delega
  • Occuparsi del disbrigo delle pratiche funerarie e nel frattempo organizzare la cerimonia funebre e allestire la camera ardente. Sono naturalmente tutte operazioni che richiedono necessariamente il supporto di un’agenzia di pompe funebri, sia per l’esperienza nel settore, sia per non doversi occupare di questioni burocratiche od organizzative in un momento così delicato
  • Interromper l’erogazione dei servizi di luce e gas o eventualmente comunicare il subentro o il cambio dell’intestatario delle bollette. Così come andrà comunicata la morte all’Inps in modo che interrompa il pagamento della pensione e si dovrà fare cambio intestazione dell’auto o di altro veicolo posseduto e guidato dal defunto.

Che fare se la morte avviene all’estero

Nel caso in cui la persona morisse all’estero bisognerebbe, invece, prima contattare l’ambasciata italiana o il consolato per ottenere il nullaosta per il rimpatrio della salma e solo successivamente occuparsi di tutte le altre cose, dagli aspetti burocratici a quelli organizzativi.

Trattandosi di passaggi alquanto delicati e per alcuni fronti, come il disbrigo delle pratiche funerarie, anche complessi da affrontare quando non si ha la lucidità necessaria per farlo, conviene affidarsi a professionisti del settore. Perciò in tanti hanno già scelto il servizio offerto da noi di Alba Onoranze Funebri a 360 gradi, dall’affissione degli avvisi di morte fino all’allestimento della camera con addobbi floreali, dalla vestizione al trasporto fino al luogo di destinazione (differente a seconda che il defunto abbia espresso la volontà di essere tumulato, inumata o cremato).

7
Feb

Disbrigo di pratiche funerarie

Per disbrigo delle pratiche funerarie si intendono le questioni burocratiche da espletare dopo la morte di una persona, quindi la stampa dei manifesti funebri e il relativo pagamento, l’interruzione del servizio di fornitura di luce e gas, il costo dei diritti di sepoltura o di cremazione, nonché tutta una serie di documenti da preparare, quali:

  • Denuncia del decesso presso l’ufficio del Comune di residenza del defunto
  • Documenti per il trasporto e il viaggio
  • Autorizzazione del consolato o dell’ambasciata in caso di morte fuori dall’Italia
  • Documenti e pratiche per la cremazione e la conservazione delle ceneri
  • Documenti per la sepoltura

Che cosa bisogna fare dopo un decesso: gli adempimenti da espletare

Cosa si deve fare dopo il decesso di una persona, quindi? La morte di una persona cara infatti provoca un enorme senso di perdita, di vuoto, di sofferenza e nonostante questi sentimenti non ci si può sottrarre agli adempimenti burocratici, a meno che non li si deleghi ad un’agenzia di pompe funebri. Innanzitutto, quando il decesso avviene in casa è necessario chiamare subito il medico di famiglia, un altro dottore o la guardia medica per accertarne la morte e ottenere quindi il rilascio del certificato del decesso. Ben diverso, invece, è il caso in cui la persona muoia in una struttura pubblica come l’ospedale, perché in questo caso sarà il personale medico stesso ad occuparsi di tutta la documentazione necessaria alla denuncia di morte presso lo stato civile del Comune dove il decesso è avvenuto. Quel che conta però è che questo step avvenga entro e non oltre le 24 ore dalla morte.

Dopo aver denunciato la morte presso il Comune spetterà all’Ats (Agenzia di Tutela della Salute) inviare un medico necroscopo per certificare il decesso alle autorità sanitarie. A meno che la morte non sia sopraggiunta in ospedale e allora in questo caso se ne occuperà direttamente il direttore sanitario.

Bisogna poi preparare tutta la documentazione per il trasporto della salma, se il soggetto è morto in un Comune diverso da quello dove verrà sepolto. Si dovrà quindi attendere il rilascio dei permessi di trasferimento dal Comune di morte.

Infine ci sono i documenti per organizzare la cerimonia funebre, che possono variare in base al tipo di servizio, cioè se si tratti di inumazione, tumulazione o cremazione. Per esempio, in caso di cremazione serve una dichiarazione del defunto o dei parenti stretti che dimostri la volontà del defunto di voler esser cremato. In caso di sepoltura, invece, non si può procedere finché non si ottiene la concessione degli spazi cimiteriali per inumare o tumulare la salma. Ed ecco che quindi in tutti questi casi il valido contributo dell’onoranze funebri può veramente rivelarsi più utile che mai, a patto che si scelga la giusta impresa.

Contatta Alba Onoranze Funebri per un disbrigo delle pratiche funerarie completo, espletato solo da veri professionisti in materia.

1
Feb

FLORI RITA VED. SANDRI

FLORI RITA VED. SANDRI

30
Gen

Condoglianze: come svolgerle al meglio

In un momento delicato come la perdita di una persona cara è difficile trovare le parole giuste per esprimere il cordoglio e tutto il dolore che si prova. Ovvero: anche tu probabilmente almeno una volta finora avrai cercando consigli su cosa dire per fare le condoglianze. Considerando che tendenzialmente, con il supporto della tecnologia, siamo ormai abituati a comunicare solo tramite telefonini e applicazioni per smartphone, la difficoltà a trovare la frase “ad effetto” è ancora maggiore. Un tempo infatti si scriveva un biglietto di condoglianze e la partecipazione al dolore e al lutto era percepita, ora invece sembra che questa fase sia stata ormai superata dalla condivisione di un messaggio tramite canali social, talvolta lasciando spazio più a icone e faccine tristi più che alle parole. Che cosa si potrebbe fare allora per non perdere del tutto “l’arte di fare le condoglianze”? Ti diamo qualche consiglio su come fare le condoglianze.

I consigli sulle condoglianze: ecco come farle

Non ci sono delle vere e proprie regole da dover applicare, ma sicuramente puoi tener conto di questi suggerimenti per evitare di utilizzare parole sbagliate o fare figuracce:

  1. Non nascondere la tua incredulità per la morte improvvisa, ti permetterà di evitare di scrivere frasi banali ai familiari
  2. Condividi un ricordo positivo che hai della persona deceduta, magari ricordando quanto per te sia stato importante
  3. Non essere egoista, cioè non ricorrere a frasi come “so che cosa stai provando” perché pur avendolo già vissuto o solo immaginando il dolore di chi subisce il lutto non l’aiuteresti con queste parole, anzi andresti ad acuire di più la sua rabbia
  4. Parla della morte senza troppi giri di parole. Non utilizzare delle locuzioni come “passare a miglior vita” o “riposare in pace” perché i familiari potrebbero stizzirsi. Meglio allora guardare in faccia la realtà ed usare il termine morte
  5. Non affidare la tua espressione di cordoglio ad un canale social o ad un’email. Chiunque potrebbe fare altrettanto e quindi il tuo messaggio diventerebbe inconsistente, uguale agli altri. Piuttosto opta per scrivere un biglietto come si faceva un tempo e chi lo riceverà apprezzerà molto di più, perché avrà consapevolezza che avrai speso tempo per ricercarne uno adatto e poi avrai lasciato spazio al tuo flusso di coscienza, al tuo stato d’animo reale.

Insomma, mettendo in pratica questi piccoli suggerimenti potrai renderti conto che anche solo una parola non detta può essere in alcuni momenti significativa (basti pensare ad un abbraccio o ad una forte stretta di mano, dove il contatto fisico trasmette tutto quel senso di vicinanza che a parole faresti più fatica a trasmettere) e in altri, invece, sarà quel silenzio ad essere così assordante da richiedere un immediato intervento comunicativo. In alternativa, se non te la cavi bene con i messaggi puoi sempre telefonare e dire tutto “a parole tue”.

20
Gen

Cofani funebri in legno per omaggiare il defunto

Per omaggiare il defunto e garantirne la conservazione tendenzialmente si acquistano cofani funebri in legno, proprio perché è un materiale resistente. I legni più usati sono quello di abete o di pino, ma non mancano quelli più pregiati come il ciliegio e il mogano o le bare in frassino, castagno, noce, rovere, tiglio, larice o faggio. Per la sepoltura in loculo però è richiesto, secondo la normativa italiana, che la cassa da morto sia all’interno in zinco e abbia una valvola di sfogo per diversi motivi: in primis perché lo zinco rafforza la cassa lignea proteggendola da eventuali urti o cadute accidentali durante la sepoltura e poi perché conserva la salma con una tenuta isolante e quindi assicura che con la chiusura ermetica non fuoriescano odori o liquami della prima fase di decomposizione del corpo.

Quali sono i legni più scelti

Per cui se è vero che di base il legno sia la scelta principale per le casse funebri e anche vero che non tutti i tipi di legno sono uguali e questo spiega perché alcune bare possano costare più di altre. I legni più ricercati e alla fine anche quelli più usati sono di fatto perlopiù 4:

  1. Il pino, chiaro e ricco di nodi che ne determinano la resistenza. È più economico rispetto agli altri ed è spesso scelto per le bare da cremare
  2. L’abete rosso, molto più resistente e facilmente lavorabile
  3. Il ciliegio che, per via delle sue venature rossicce, trasmette un senso di calore. Si presenta come duro e resistente ma è facile da lavorare
  4. Il mogano, il più pregiato tra tutti e anche il più costoso, che presenta sfumature tendenti al nero e una base piuttosto scura con venature regolari.

Casse da morto, le tipologie più acquistate

Nell’analisi sui cofani funebri in legno occorre poi fare un’ulteriore riflessione sulle casse da morto e le varie tipologie esistenti che differiscono proprio per tipo di legno usato, ma in verità anche per sontuosità dell’imbottitura interna, lavorazione, decorazioni e rifiniture, intarsi, simboli religiosi, bassorilievi, maniglie. Si potranno quindi scegliere delle casse da morto in legno grezzo se, secondo la sua ultima volontà, il defunto voglia essere cremato o si potrà optare per casse più costose con intarsi fatti a mano. La scelta naturalmente spetta solo ai familiari del defunto, tenendo conto ovviamente del budget da spendere per sostenere tutte le spese, dall’organizzazione della cerimonia funebre fino al disbrigo delle pratiche funerarie, senza dimenticare il costo per la stampa dei manifesti funebri, l’eventuale costo per il trasporto della bara al luogo di sepoltura, tutti gli addobbi floreali da aggiungere sulla bara o da usare per allestire la camera ardente o la chiesa dove sarà celebrato il funerale e tanto altro ancora. Motivo in più per cui convenga affidarsi ad un’agenzia di pompe funebri professionale ma con prezzi concorrenziali: Alba Onoranze Funebri.

11
Gen

Arte funeraria: cos’è

L’arte funeraria è la pratica culturale più antica di tutte. Sì, perché a conti fatti risale alle più antiche civiltà, le quali avevano realizzato monumenti ed opere per commemorare i morti, celebrarli e omaggiarli. Poi è stata estesa, nel corso del tempo, agli oggetti che, secondo le credenze, i morti potrebbero usare nell’aldilà o agli oggetti che ne hanno celebrato i successi. Insomma, quando si parla di arte funeraria si intende qualsiasi opera d’arte realizzata per decorare un sito di sepoltura. Tendenzialmente, guardando nel passato, è per l’appunto l’unica forma d’arte esistita sempre, tanto da essere comune in diverse culture.

Come si realizza un’opera di arte funeraria

Realizzare un’opera di arte funeraria pertanto significa creare un’opera che commemori i defunti e lo si può fare in diverse forme: con una lapide, con un monumento o, in caso di cremazione, con un’urna funebre. A livello di materiali si tende a prediligere la pietra naturale, come il granito, il marmo, l’ardesia o la pietra serena. Su alcune opere dell’antichità, inoltre, è possibile ancora oggi poter leggere le incisioni fatte in segno di commemorazione, di omaggio al defunto.

A chi affidarsi per la realizzazione di corredi per arte funeraria

Lavorare materiali simili e realizzare quindi corredi di arte funeraria non è per nulla semplice o banale, perché occorre conoscere la base da lavorare ed avere il know how necessario per lavorarla. Bisogna quindi essere dei bravi scultori o averne uno di fiducia se è l’impresa di pompe funebri ad occuparsi dell’arte funeraria. A seconda di ciò che viene realizzato si può decidere di inserirlo prima o dopo la sepoltura. A livello economico, ovviamente, la situazione cambia da materiale a materiale lavorato. Ed ecco perché prima di sceglierne uno bisognerebbe avere le idee chiare sul budget prefissato da spendere per questo tipo di lavori. Ad impattare sul costo finale ci sono anche i costi della manodopera e i tempi di lavorazione. Ovvero, più un materiale è difficile da lavorare e tanto più alto sarà il costo degli artisti e di conseguenza più dilungati saranno i tempi di lavorazione.

Per cui, non si può di certo indicare un’unica cifra come costo dell’arte funeraria. Dipende molto anche dal tipo di incisione e di quanto lavoro ha richiesto quella specifica opera. Per evitare sorprese basta solo chiedere un preventivo e poi fare tutte le valutazioni del caso. Affidandoti a noi di Alba Onoranze Funebri otterrai qualità e convenienza. Non ci limitiamo infatti solo ad organizzare una cerimonia degna di nota per dare l’ultimo commiato al defunto ma ti proponiamo un servizio di pompe funebri completo a 360 gradi, tanto da includere anche corredi di arte funeraria realizzati dai nostri maestri artigiani abili nella lavorazione di ogni tipo di materiale. Vuoi saperne di più? Puoi contattarci telefonicamente o chiedere direttamente un preventivo online.

29
Dic

Camera ardente: allestimento per onorare i tuoi cari

È sempre difficile superare la perdita di una persona cara e lo è ancora di più quando si deve organizzare la cerimonia funebre. Ecco perché i familiari preferiscono sollevarsi in un certo senso da questo triste incarico e lasciare fare ai professionisti delle pompe funebri. Tra le fasi da dover gestire, nel rispetto delle ultime volontà del defunto o secondo le indicazioni di amici e parenti, c’è l’allestimento della camera ardente. È uno dei momenti più solenni e anche più intimi, perché si organizza la cosiddetta veglia funebre per dare l’ultimo saluto al corpo del defunto.

Ma perché si chiama camera ardente? L’aggettivo “ardente” deriva da una pratica tramandata dagli avi, secondo la quale nell’antichità si rendeva omaggio alla salma in una stanza dove si usavano candele e fiaccole per illuminarla e rendere l’ambiente più caldo. Nel corso del tempo poi l’aggettivo è rimasto, anche se oggi tendenzialmente non si utilizzano più né candele né fiaccole.

Dove e come allestire la camera ardente

La camera ardente può essere allestita sia in un luogo pubblico, nel momento in cui la morte sopraggiunge in ospedale, sia in un luogo privato come la casa del defunto. In quest’ultimo caso generalmente vengono messi alcuni elementi di arredo o nella stanza da letto o nel salone, così da rendere il momento di cordoglio più rispettoso.

Per l’allestimento si utilizza il catafalco, la struttura pieghevole che sorregge la bara aperta. Si ricorre anche al leggio per sorreggere il libro firme su cui le persone più care al defunto possono lasciargli un messaggio o esprimere le proprie condoglianze alla famiglia. E poi si mettono gli addobbi floreali nei vasi, come le rose, i lilium o le gerbere, il paravento, i tappeti, i candelabri se richiesti o altri ornamenti religiosi. A seconda che il rito sia religioso o laico si procede con l’estremo saluto. Ovvero, nella religione cattolica si dà l’ultimo saluto al corpo del defunto con una preghiera del sacerdote e la recita del rosario di tutti coloro che si sono radunati intorno alla salma mentre nei funerali laici c’è solo un cordiale momento di raccolta.

Che cosa si fa prima di esporre la salma nella camera ardente e cosa succede dopo

Prima di tutto però è importante preparare la salma a ricevere la visita dei cari. Perciò bisogna occuparsi prima della vestizione e della tanatoestetica, così da dare un aspetto estetico degno e decoroso. Al termine della veglia funebre la cassa viene sigillata e il feretro è trasportato, tramite veicolo delle pompe funebri, alla chiesa o al cimitero (a seconda, appunto del rito). Se hai bisogno di un aiuto per l’organizzazione del funerale rivolgiti ad Alba Onoranze Funebri, che offre un servizio discreto ed efficiente completo, dal disbrigo delle pratiche funerarie all’allestimento della camera ardente, dalla vestizione al trasporto e alla sepoltura o cremazione.

30
Nov

Il rito funerario nelle diverse culture

Il rito funerario ci accomuna tutti (o almeno quasi tutti). È sin dal Neolitico infatti che gli uomini organizzano una cerimonia per dare l’ultimo saluto al defunto e anche per informare la comunità della sua morte. Il rito che forse conosciamo meglio è quello della sepoltura del cadavere, preferito perlopiù dai cristiani ortodossi, dagli ebrei ortodossi e da buona parte degli islamici. In questo modo si crede che l’anima si scinda dal corpo e finisca nell’aldilà. E pure la Chiesa cattolica, naturalmente, predilige la sepoltura anche se dal 1963 consente anche la cremazione, purché le ceneri poi vengano sepolte. Ma quando si parla di sepoltura, in realtà, non si deve intendere solo quella sotto terra. Esiste infatti anche la sepoltura in mare, come quella praticata nella chiesa d’Inghilterra.

Gli antichi romani e i vichinghi, invece, così come gli induisti e i protestanti meno conservatori prediligono la cremazione. In altri luoghi, come in Tibet, si lasciano i corpi all’aperto come facevano gli indiani d’America per la cosiddetta sepoltura celeste. Presso alcune tribù dell’Amazzonia, come quella dei Yanomani, si pratica il cannibalismo post-mortem. Ovvero, la salma viene cremata e poi amici e familiari mangiano le sue ceneri così che l’anima resti tra le persone care.

Infine ci sono i riti funebri che prevedono la mummificazione o l’imbalsamazione, come facevano gli antichi egizi e come in Italia fu attuata per alcuni personaggi pubblici. È ben nota infatti la cremazione di Garibaldi per suo volere.

L’organizzazione funerale a Torino e provincia

Insomma, come emerge da questa breve ma dettagliata panoramica sul rito funerario ogni popolo lo celebra a modo suo, chi in modo più vistoso e chi meno ma universalmente tutti si impegnano per dare l’estremo saluto al defunto. Nel nostro Paese la maggior parte sceglie il funerale, anche se non mancano le famiglie che optano per la cremazione.

Se hai bisogno di un’agenzia di pompe funebri che operi su Torino e provincia per l’organizzazione del funerale e il disbrigo di tutte le pratiche funerarie puoi chiamare Alba Onoranze Funebri. Siamo aperti 365 giorni l’anno e attivi 24 ore su 24. I nostri operatori saranno sempre a tua disposizione per ogni tipo di supporto. Contattaci se vuoi saperne di più sui nostri servizi.

18
Nov

Come vestirsi per un funerale in inverno?

In questo articolo ti daremo qualche consiglio su come vestirsi per un funerale in inverno. Innanzitutto, partendo dal colore, non devi necessariamente scegliere il nero per gli abiti per il funerale, ma puoi optare anche per altre tonalità scure come il marrone, il grigio antracite o il blu scuro. Dovrai sicuramente, invece, evitare i colori sgargianti. Largo spazio ad abiti e gonne lunghe, purché indossi sempre le calze, o anche un bel tailleur. Giacca e pantaloni poi sono perfetti non solo per la donna ma anche per l’uomo, con o senza cravatta nera e camicia bianca. Puoi, eventualmente, anche valutare di indossare un paio di jeans, purché siano scuri, senza strappi e non vistosi. Potrai infatti abbinarlo con una camicia, un maglioncino e una giacca. Potrai infine indossare un soprabito o un cappotto lungo. Sono da evitare le pellicce colorate o voluminose mentre sono ammessi guanti e sciarpe.

Ti serviranno delle scarpe comode perché il funerale potrebbe essere di lunga durata e magari con un tacco troppo alto potresti sentirti a disagio. Potrai anche portare con te una borsetta, grande o piccola a seconda delle tue esigenze, prediligendo sempre delle tonalità scura e magari abbinandola agli abiti indossati. Massima sobrietà pure per i gioielli.

Cosa non indossare ad una cerimonia funebre

Per cui, se devi andare ad un funerale ricordati che non dovresti indossare:

  • Abiti vistosi o dai colori sgargianti;
  • Vestiti succinti o gonne troppo corte;
  • Maglie con paillettes o perline luccicanti, fuorché non siano ben coperte dalla giacca;
  • Scarpe da ginnastica;
  • Gioielli troppo vistosi

Come truccarsi per un funerale

Infine c’è un altro aspetto da dover considerare: come truccarsi per andare ad un funerale. Considerando che il look debba essere sobrio, il trucco dovrà essere leggero. Per cui basta soltanto non eccedere con i toni accesi. Inoltre, valuta se sia il caso di mettere la matita o il mascara che potrebbero sciogliersi con le lacrime, a meno che tu non ne scelga un tipo indelebile.

Insomma, è opportuno in una circostanza così delicata e dolorosa adottare un vero e proprio dress code nel rispetto sia della persona defunta che dei familiari.

7
Nov

Condoglianze virtuali: saluta un caro online

La tecnologia ormai accorcia talmente le distanze che persino poter dare un ultimo saluto ad un caro online è diventato possibile. Come? Grazie alle cosiddette condoglianze virtuali, un servizio che Alba Onoranze Funebri garantisce a chiunque voglia esprimere il proprio cordoglio ad amici e parenti per la perdita con una frase, un breve messaggio, in qualsiasi parte del mondo si trovino. Basta infatti solo accedere alla bacheca della persona deceduta, pubblicata solo se scelta dai familiari, e scrivere il proprio messaggio di condoglianze. Viene richiesto di compilare i campi strettamente necessari: nome, cognome, email e messaggio così che chi lo riceve possa poi ringraziare direttamente i soggetti che hanno partecipato al dolore telematicamente. In altre parole, è come avere a disposizione uno spazio online che funge da bacheca dove chiunque possa lasciare un saluto indelebile. 

Cosa scrivere come messaggio di condoglianze

Ma che cosa scrivere come messaggio di condoglianze? In tanti si porranno questa domanda perché ogni volta non è mai semplice. Trovare le parole giuste che possano trasmettere quel senso di vicinanza e supporto in un momento così delicato non è facile. Certo, si vuole evitare di cadere nella banalità, ma poi alla fine quel che conta è il pensiero, il gesto di aver riservato qualche istante alla persona deceduta. Le frasi più comuni tendenzialmente sono: “ Le mie più sincere condoglianze in questo momento di dolore. Con il mio più profondo cordoglio e sostegno incrollabile”, “Ti sono vicino in questo momento difficile”, “Ci uniamo alla vostra famiglia in questo doloroso momento con commozione e affetto”.  Ma se si conosceva bene il defunto si potrebbe tentare di scrivere una frase più personale, ricordando magari qualche aneddoto o un particolare momento vissuto insieme, così da trasformare una serie di parole in un flashback e magari strappare anche un sorriso a chi le legge. Insomma, la scelta di che cosa scrivere, ovviamente, non può essere né condizionata né imposta. Non ci sono regole né criteri, basta solo farsi trasportare dal sentimento, dall’emozione del momento e le parole, in qualche modo, usciranno spontanee.

Contattaci, telefonicamente o online, se vuoi saperne di più sul servizio di condoglianze virtuali di Alba Onoranze Funebri o vieni a trovarci direttamente in sede.