Mettere oggetti nella bara: perché si fa?

La pratica di inserire oggetti nella bara del defunto ha origini molto antiche ed è una tradizione comune a diverse culture e credenze religiose. Sebbene non esista un regolamento ufficiale che definisca gli oggetti da inserire, esistono dei motivi ben precisi che influiscono sulla scelta. Vediamone alcuni.

Perché inserire un oggetto nella bara del defunto

Fin dall’antichità, i defunti sono spesso sepolti insieme a oggetti più o meno sacri che servivano a facilitare il trapasso nell’aldilà e a proteggere l’anima della persona scomparsa. Oggi, la pratica è ancora piuttosto diffusa e di solito motivata dal voler manifestare il proprio affetto e cordoglio nei confronti del defunto.

Parenti e amici vogliono, ad esempio, rendere omaggio alla persona scomparsa con un oggetto che la rappresenti, o che abbia un significato particolare rispetto alla relazione con il defunto. Oppure, si vuole semplicemente offrire un qualche genere di supporto nell’ultimo viaggio, magari osservando antiche credenze popolari, come ad esempio le monete o il tozzo di pane in tasca. O ancora, si cerca un modo per entrare in contatto un’ultima volta con la persona cara con un messaggio personalizzato.

In definitiva, si tratta di un modo per trovare e dare conforto in un momento molto doloroso, in cui un piccolo gesto può aiutare a percepire il proprio caro al sicuro.

Quali oggetti scegliere

Quando si tratta di mettere oggetti nella bara non ci sono obblighi da rispettare, ma dipende soprattutto dalle intenzioni dei famigliari.

Spesso si decide di inserire un oggetto personale che ricordi un hobby, una passione, la professione o un tratto della personalità, come diari, un attrezzo sportivo, gioielli, una pipa, o addirittura il telefono cellulare.

Altrettanto di frequente, si scelgono oggetti o testi religiosi, come un crocifisso, un rosario, un libro di preghiere o l’effigie di un santo, che offrano protezione al defunto. Altre volte, invece, si decide per oggetti portafortuna o amuleti per accompagnare il proprio caro durante il trapasso, come le già citate monete, oppure altri oggetti analoghi.

Infine, c’è chi opta per un album di fotografie, oppure una lettera o una poesia rivolta al defunto.

Non esiste un regolamento ufficiale che vieti l’inserimento di un oggetto, piuttosto che un altro. In generale, però, si raccomanda di evitare cibi e bevande deperibili, così come oggetti preziosi, che potrebbero causare un atto di vandalismo.

L’unico limite stringente si verifica in caso di cremazione, poiché non è consentito inserire oggetti in metallo.

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