Condoglianze: come svolgerle al meglio

In un momento delicato come la perdita di una persona cara è difficile trovare le parole giuste per esprimere il cordoglio e tutto il dolore che si prova. Ovvero: anche tu probabilmente almeno una volta finora avrai cercando consigli su cosa dire per fare le condoglianze. Considerando che tendenzialmente, con il supporto della tecnologia, siamo ormai abituati a comunicare solo tramite telefonini e applicazioni per smartphone, la difficoltà a trovare la frase “ad effetto” è ancora maggiore. Un tempo infatti si scriveva un biglietto di condoglianze e la partecipazione al dolore e al lutto era percepita, ora invece sembra che questa fase sia stata ormai superata dalla condivisione di un messaggio tramite canali social, talvolta lasciando spazio più a icone e faccine tristi più che alle parole. Che cosa si potrebbe fare allora per non perdere del tutto “l’arte di fare le condoglianze”? Ti diamo qualche consiglio su come fare le condoglianze.

I consigli sulle condoglianze: ecco come farle

Non ci sono delle vere e proprie regole da dover applicare, ma sicuramente puoi tener conto di questi suggerimenti per evitare di utilizzare parole sbagliate o fare figuracce:

  1. Non nascondere la tua incredulità per la morte improvvisa, ti permetterà di evitare di scrivere frasi banali ai familiari
  2. Condividi un ricordo positivo che hai della persona deceduta, magari ricordando quanto per te sia stato importante
  3. Non essere egoista, cioè non ricorrere a frasi come “so che cosa stai provando” perché pur avendolo già vissuto o solo immaginando il dolore di chi subisce il lutto non l’aiuteresti con queste parole, anzi andresti ad acuire di più la sua rabbia
  4. Parla della morte senza troppi giri di parole. Non utilizzare delle locuzioni come “passare a miglior vita” o “riposare in pace” perché i familiari potrebbero stizzirsi. Meglio allora guardare in faccia la realtà ed usare il termine morte
  5. Non affidare la tua espressione di cordoglio ad un canale social o ad un’email. Chiunque potrebbe fare altrettanto e quindi il tuo messaggio diventerebbe inconsistente, uguale agli altri. Piuttosto opta per scrivere un biglietto come si faceva un tempo e chi lo riceverà apprezzerà molto di più, perché avrà consapevolezza che avrai speso tempo per ricercarne uno adatto e poi avrai lasciato spazio al tuo flusso di coscienza, al tuo stato d’animo reale.

Insomma, mettendo in pratica questi piccoli suggerimenti potrai renderti conto che anche solo una parola non detta può essere in alcuni momenti significativa (basti pensare ad un abbraccio o ad una forte stretta di mano, dove il contatto fisico trasmette tutto quel senso di vicinanza che a parole faresti più fatica a trasmettere) e in altri, invece, sarà quel silenzio ad essere così assordante da richiedere un immediato intervento comunicativo. In alternativa, se non te la cavi bene con i messaggi puoi sempre telefonare e dire tutto “a parole tue”.

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